Emmanuele Menicucci Pubblicato il 18/02/2021

L’Abruzzo è una terra ricca di storia, narrata dal movimento multiforme del suo paesaggio, che si estende dall’azzurro della costa adriatica all’imponenza delle sue montagne.

Il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise racchiude al suo interno prati, corsi d’acqua e borghi affascinanti come Bisegna, San Sebastiano, Opi, Barrea e Civitella Alfedena. La parte abruzzese è la più ampia e ricopre circa l’80% del Parco.

Il suo territorio si sviluppa lungo una serie di catene montuose le cui vette possono raggiungere i 2250 metri. La più alta è la cima del Monte Marsicano con 2252 metri, seguita dalle vette del Monte Petroso e del Monte Meta, rispettivamente con i loro 2249 e 2242 metri.

In estate le sue montagne si spogliano del manto bianco lasciando emergere i volti picassiani delle rocce e della natura selvaggia che attirano turisti e appassionati di trekking e sport all’aria aperta

Se anche voi amate la montagna, e non volete rinunciare al piacere di una parentesi di relax, l’Abruzzo fa al caso vostro.

Noi vi consigliamo tre destinazioni per una vacanza indimenticabile:

Pescasseroli

Pescasseroli, piccolo comune circondato dai Monti Marsicani, con i suoi 1.167 metri di altezza, è una delle mete preferite dagli italiani. La sua identità è il frutto di una sintesi perfetta tra natura e architettura, caratterizzata da costruzioni in muratura di pietrame e malta e ridefinite da finestre con imbotti in una particolare pietra, conosciuta con il nome di "pietra gentile" dal nome dell'omonima montagna. Vanta la presenza di un bellissimo centro storico caratterizzato dall’intreccio di numerosi vicoletti antichi e palazzi storici ben conservati. In estate la neve lascia il passo a un manto verdeggiante che la rende la scelta ideale per tutti i tipi di escursioni: a piedi, in bici o a cavallo.

San Vito e Fara San Martino

Per gli appassionati dell’arrampicata San Vito e Fara San Martino sono la meta ideale.
I meno esperti possono avventurarsi in questa disciplina sulle pendici della Majella, nella cosiddetta Piana delle Mele, ovviamente accompagnati dalla supervisione e dall’aiuto dei professionisti. 
I più rodati invece possono scegliere la zona del Gran Sasso, dove le rocce del Monticchio, Capestrano e Assergi attirano gli arrampicatori più audaci.

Imperdibile la visita all'Abbazia benedettina, nella spettacolare cornice naturale delle Gole di San Martino, un passaggio particolarmente stretto che si è formato, in seguito alla forza erosiva delle acque. Nel complesso monastico, risalente al IX/XVIII secolo si possono ammirare oggi i resti del cortile con muro perimetrale con la Chiesa incastrata nella roccia. All’interno invece sono visibili le tracce di un eremo che secondo gli esperti potrebbe essere stato costruito sui resti di un luogo di culto pagano

Monti della Laga

Questi monti si trovano a sud dei monti Sibillini dai quali sono divisi dal corso del fiume Tronto, mentre a sud il Lago di Campotosto li separa dal Gran Sasso. Il paesaggio ricorda proprio quello dei Sibillini anche se, rispetto a questi ultimi, sono ricchi di cascate e corsi d’acqua.

Sono attraversati dalla “Capannelle”, una strada di montagna che congiunge Teramo a L’Aquila passando per Montorio. Un affascinante percorso turistico nella valle del fiume Vomano con la quale termina la Laga. Dal passo vero e proprio si apre un percorso panoramico che scende ad Assergi e comprende anche il punto di partenza di un sentiero che sale fino all’Eremo di San Franco, dove a 17.30 metri d’altitudine si trova una piccola cappella incastonata nella roccia alla quale si accede tramite un arco in pietra.