Emmanuele Menicucci Pubblicato il 25/02/2021

Se da un lato il Covid-19 ha cambiato radicalmente il nostro stile di vita, obbligandoci a rinunciare ai viaggi all’estero e alle serate con gli amici, dall’altro ha posto le basi per un nuovo modo di riorganizzare le nostre priorità

Una delle tendenze che infatti si è sviluppata maggiormente è la riscoperta delle tradizioni e della cultura dei luoghi a cui apparteniamo. 
 

Gli italiani nel 2020 hanno scelto mete più vicine: l’Abruzzo si conferma una delle mete più amate

L’Italia, del resto, si pone come un ambasciatore nel mondo di storia e arte che da sempre attira milioni di turisti, trend che si è rafforzato durante le restrizioni del coronavirus. A confermarlo le analisi condotte da alcuni siti di comparazione, nel settore del turismo, come Booking.com da cui è emerso che nel periodo giugno-agosto 2020 il 71% della distanza percorsa dagli italiani è stata proprio in Italia, rispetto al 24% del 2019, nello stesso periodo. 

Gli Italiani, quindi, non hanno rinunciato alle vacanze ma hanno modificato le loro preferenze andando alla scoperta delle meraviglie del nostro Paese.

Tra le mete preferite dagli italiani emerge l’Abruzzo, una regione ricca di sorprese che si pone come la scelta ideale per tutti i tipi di viaggiatori: appassionati di trekking, amanti del mare, cultori di storia e architettura fino ad accontentare anche i più curiosi alla ricerca di atmosfere misteriose. 
 

Abruzzo: una terra ricca di mistero

La regione infatti custodisce al suo interno molti luoghi mistici le cui rovine narrano storie ormai lontane ricche di fascino

Noi vi indichiamo tre luoghi tra i più suggestivi da aggiungere nella vostra agenda del 2021.

- Eremo della madonna di Pietrabona, Castel di Ieri (AQ)

Il Santuario della Madonna di Pietrabona si trova nella gola della Valle Subequana, fra Castel di Ieri e Goriano Sicoli. 

La struttura erge tra le onde di un complesso roccioso composto dagli edifici scavati tra le pareti. Osservandola si può quasi sentire il lento scorrere delle giornate degli eremiti, che erano soliti passare in questi luoghi il loro tempo. 

Da un'anticamera ricavata nella roccia si accede in due ambienti e, attraverso un breve cunicolo, si può raggiungere la parte posteriore del complesso che ospita un piccolo orto

Nella sacrestia della chiesa invece sono presenti delle opere in gesso di fattura popolare. Tuttavia la peculiarità del santuario resta la nicchia scavata nella roccia in cui sono custodite le spoglie degli eremiti e di numerosi devoti locali.

- Tombe rupestri di Serramonacesca (PE)

Le tombe rupestri di San Liberatore si trovano lungo il fiume Alento e sono collocate su una parete di 20 metri, percorribile attraverso un sentiero molto stretto. La struttura è ad arcosolio, cioè a forma di sarcofago sormontato da un arco, caratteristica tipica delle catacombe cristiane dei ceti nobiliari.

La loro origine è tuttora ignota tuttavia alcuni esperti sostengono che siano state utilizzate come luogo di sepoltura dagli eremiti che vissero nella zona dall’ VIII al IX secolo d.C. 

Le tombe rupestri hanno conservato, nel loro suggestivo silenzio, le tracce di alcuni affreschi scomparsi a causa dell’umidità, probabilmente raffiguranti San Giovanni.

- Il Borgo di Laturo (TE)

Il borgo si trova in provincia di Teramo ed è una frazione del comune di Valle Castellana. Il suo nome deriva dal dialetto Lu Lature che significa “area ascolana”. Il Borgo di Laturo rappresenta uno dei centri più importanti dei Monti della Laga e ospitava tra le sue costruzioni in pietra forata pastori, falegnami e coltivatori che per secoli hanno vissuto circondati dal silenzio delle sue terre.

I suoi ultimi abitanti risalgono alla metà del secolo scorso e non superavano le 200 persone.

A causa dell’alta vegetazione sulla mulattiera non è possibile raggiungere il borgo a piedi, tuttavia è possibile utilizzare la SP 48 e poi la SP49 per proseguire in direzione di Ascoli Piceno. Dopo aver Valzo si potrà proseguire a piedi per circa 45 minuti.